Per tutti quelli che studiano le lingue è arrivato il momento di pensare a dove andare in vacanza e come organizzarsi. Allora iniziano le ricerche tra le numerose ditte e si richiede diversi cataloghi che offrono dei “paradisi linguistici”. Così ci sono cascata anch'io un anno fa! Per prima mi ha risposto l'EF, mandandomi dei bellissimi cataloghi raffiguranti foto di ragazzi sorridenti. Allora mi sono imbarcata anch'io in questa avventura... doveva essere tutto ben organizzato... noi minorenni dovevamo “in teoria” essere sotto la tutela dello staff EF, specialmente di sera. Sono stata ospitata in una famiglia inglese: sicuramente erano gentili, però la frutta “promessa” nel programma non mi è stata data per tre settimane; ricevevo pasti tipo pizza “gustosissima”, appena scongelata e incollata al piatto. Non a caso si dice che in Inghilterra il cibo è più pericoloso del sesso. Era tutto così “ben” organizzato che non si sapeva mai cosa avremmo fatto l'ora dopo, per fortuna almeno le lezioni andavano discretamente bene... però per imparare di più: o ti butti tra gli iglesi chiedendo loro qualsiasi balla o rimani sul livello con il quale sei partito dall'Italia. Poi le uscite serali, specialmente durante le tanto attese discoteche: tornavamo da soli, ovvio! Tutte erano solo promesse. Forse facevo la strada più lunga di tutti, da sola, nella periferia di Brighton. Dal momento che sulla costa un gruppo di inglesi in stato di ebbrezza, con le bottiglie spaccate, si è scatenato contro un gruppo di ragazzi minorenni italiani... poi altri davanti alla discoteca che hanno aggredito un gruppo di danesi, tanti di noi hanno rinunciato a partecipare agli appuntamenti serali. Pensavo che con l'STS sarebbe stato meglio, però sono rimasta sorpresa quando mi sono accorta che facevano lezione là dove noi... ci incontravamo tutti insieme nei diversi luoghi; allora cambiavano solo le iniziali della ditta e la quota di partecipazione. L'unica cosa positiva è che ho potuto sostenere l'esame, raggiungendo il livello europeo C1. Le lezioni non mi hanno servito tanto così come le conversazioni con la famiglia ospitante, che era disponibile a darmi una mano. Praticamente ho passato con loro tutto il mio tempo libero.
Ancora oggi l'EF mi manda diversi opuscoli per fare pubblicità, ma io mi domando: su cosa? Alla fine del corso sono stata molto chiara con loro dicendo che non mi era piaciuto e che non avrei più partecipato alle vacanze-studio proposte da loro! Ormai essendo maggiorenne ho più opportunità, ad esempio posso scegliere di fare un corso estivo all'università... già deciso per quest'anno: si va in Spagna (se tutto andrà bene)!
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